Descrizione Progetto
Minorca
“El Camì de Cavalls”
trekking a MINORCA isole Baleari – Spagna:
CIVILTA’ TALAIOTICA e RISERVA DELLA BIOSFERA
“… Al sonido del evangélico grito del viento, pietra, aqua y viento juntos adoran el sol “ –MEDITERRANIA – Miquel Desclot
CONSIDERAZIONI personali di una scelta: “ perché a Minorca “. A suggerirmi di proporre Minorca sono stati alcuni dei partecipanti dei vari trekking, ai quali quest’anno ho fatto da Guida in Portogallo. Mi sono recato sull’isola dal 06 al 16 ottobre 2018 ed è stata per me una piacevole sorpresa. Cale e calette, spiagge di sabbia dalle varie tinteggiature, le suggestive falesie, la ricca vegetazione di macchia mediterranea, l’organizzazione complessiva dei servizi offerti ai camminatori, mi hanno carpito ed affascinato. Insomma, sono contento di averla scoperta, ed oltremodo soddisfatto di poter aggiungere a pieno titolo Minorca come meta Estero di Naturaliter. Sono certo che affascinerà anche Voi. Pasquale Valle
PRESENTAZIONE: l’isola ha saputo evitare il turismo di massa, privilegiando la conservazione delle sue ricchezze naturali di flora e fauna, aggiudicandosi così nel 1993 il Titolo di Riserva della Biosfera da parte dell’UNESCO. E’ la più Orientale delle isole Baleari, ed è lunga 53 km e si divide in cinque zone: la Minorca dalle rocce bianche (predominanti), quella dalle rocce gialle, quella dalle rocce grigie, quella dalle rocce rosse e quella dalle rocce nere, che le danno un aspetto variopinto ed importante. Presenta un territorio scosceso e frastagliato a nord, ma con rilievi moderati e insenature profonde a sud, e al centro la cima del monte Toro – 358 mt.
LA CIVILTA’ TALAYOTICA inizia intorno al 1500 a.C. e si protae fino al 1000 a. C. Si sviluppò nelle Baleari principalmente a Maiorca e Minorca durante l’Età del bronzo e del ferro. Si caratterizza dai primi Santuari a strutture circolari i “Talaiot” , le prime abitazioni a pianta circolare, utilizzati anche come Fortezze e Torri d’avvistamento. Inoltre i “ Taula”, e le “ Navetas” ove venivano sepolti i defunti. Furono anche eretti monumenti simili ai “nuraghi “, testimonianti l’affinità con la Sardegna nord – occidentale, dalla quale ancora oggi conservano idiomi. Si pensa che i primi coloni provenissero dalla Francia, e il primo insediamento umano lo si fa risalire al III° sec. a.C. (periodo pre-talaiotico), come risulta dai ritrovamenti archeologici; soprattutto ceramiche (vaso campaniforme) e, nel II° millennio a.C. le innovazioni nelle tecniche della lavorazione del bronzo.
El Camì de Cavalls –GR 223 – è un sentiero di complessivi 185 km che percorre l’intero periplo dell’isola. Fu nel XIV secolo che il Re Giaime II ordinò la realizzazione di una strada lungo tutto il litorale dell’isola per consentirne una difesa efficace, e nel 2009, su pressione della popolazione minorchina, la strada fu aperta per consentire di poterla percorrere a piedi, a cavallo e in biciletta. Il cammino attraversa paesaggi e morfologie molto diverse tra loro. La Sentieristica è ben tracciata, e segnalata sia da cartelli informativi sui siti d’interesse, ma anche da segnali indicanti le varie direzioni da seguire lungo il cammino. I sentieri sono tutti ben manutenuti.
IL TREKKING: tipologia E, adatto ad escursionisti allenati. L’isola e praticamente piatta, ma alcune camminate (poche) a causa di dislivelli in alcuni tratti, e per la lunghezza, richiedono un buon allenamento fisico.
Le camminate:
ITINERARIO 1: Sant Tomàs / Cala Galdana – km 11- ascesa tot. 300m./discesa tot.370m.
ITINERARIO 2: Son Xoriguer / Cala Galdana- km 16- ascesa tot.177m/discesa 180m.
ITINERARIO 3: Sa Mesquida / Capo Favàritx (Parco Natural s’Albufera des Grau) – km 18,500- ascesa tot. 345m./discesa tot. 240m.
ITINERARIO 4: Cala Morell / Ciutadella – km 18- ascesa tot. 275m/discesa tot. 240m.
ITINERARIO 5: Benimel-là / Algaiarens – km 18-ascesa tot. 520m./discesa tot. 540m.
ITINERARIO 6: Son Bou / Cova d’en Xoroi- km 08-ascesa tot. 250m./discesa tot. 210m.
Le visite turistiche: i Fari di Minorca: Cap Favaritx (all’interno dell’area del parco naturale di Albufera), Cap de Cavalleria col suo ecomuseo (il Faro fu inaugurato nel 1857); il Faro di Cap d’Artruitx nella punta più a sud-ovest dell’Isola; il Faro di Punta Nati a nord-ovest, inaugurato nel 1913. Ciutadella, l’antica capitale di Minorca. Mahòn, l’attuale Capitale dell’isola, col suo porto naturale lungo 5 km; Cova d’en Xoroi, una falesia fruibile e suggestiva a picco sul mare. Il Villaggio talayotico di Talatì de Dalt, uno dei più notevoli insediamenti preistorici dell’isola. Degustazione prodotti tipici presso un’Azienda Agricola.
Il Bagaglio: a carico dell’organizzazione il transfer delle valigie da una struttura all’altra, consentendo di camminare tutti i giorni senza zaino pesante in spalla.
Durata del trekking: 8 giorni / 7 notti, estendibile.
Il Periodo: primavera (aprile/maggio); tarda estate/autunno (dalla terza di settembre a tutto ottobre).
Il Soggiorno: stanziale, o in due location, presso Hotel.
Il Vitto: soltanto breakfast e cene. Non è previsto un servizio di pranzi al sacco.
Organizzazione tecnica: a cura dell’Agenzia Viaggi Naturaliter, iscritta all’elenco agenzie viaggi e turismo della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Assicurazione RCT/RCO: Allianz polizza 753330562
Per informazioni: Pasquale Valle (Referente organizzativo Naturaliter dei trekking all’Estero) +39.328.9094209 info@naturaliterweb.it
La Gomera arcipelago delle Canarie
“Abra el ojo y desparrame la vista”
La Gomera arcipelago delle Canarie – Spagna Riserva della Biosfera, l’isola dei camminatori.
- L’ISOLA
E’ la Regione Europea dotata dalla più alta presenza di endemismi, come la Foresta di Laurisilva del Parco Nazionale di Garajonay dell’era terziaria, in cui vivono 400 specie di piante primordiali che non esistono più in Africa e in Europa. Alloro, Felci, Eriche, Alberi del Drago, risparmiati dai ghiacciai che hanno seppellito l’Europa nell’ultima era glaciale. Percorrerla è come procedere in un’ambiente incantato, magico, quasi inverosimile, essere proiettati a milioni di anni fa.
E’ la Regione Europea in cui vive la “Galliotia Bravoana” una lucertola appartenente alla famiglia Phyllodactylidae, rettile che raggiunge coda esclusa, i 7,2 cm di circa, dalla sagoma schiacciata. Era in via d’estinzione, ma è stata recuperata in cattività, pochi esemplari in natura. Quella visibile è invece molto più piccola ed è la Galliotia Galloti (presente anche a Tenerife), di colore grigio scuro il maschio, con una striatura azzurro sul lato del collo. A La Gomera non esistono serpenti, scorpioni, o “predatori pericolosi”. Inoltre, segnaliamo la presenza di due specie di colombe, la paloma Rabiche, e quella Turqué.
E’ la Regione Europea in cui si parla il “Silbo gomero”, strumento di comunicazione ancestrale usato tutt’ora dai pastori, un linguaggio fischiato con cui è possibile esprimere fino a 4.000 parole. Dichiarato Patrimonio UNESCO, e introdotto come materia scolastica.
E’ la Regione Europea dotata di una rete di circa 600 km di sentieri che collegano quasi l’intera sua superfice composta da 369 kmq. E’ l’isola del trekking a ragione possiamo definirla. Sentieri su strade di terra battuta, numerose mulattiere a stretti o ampi gradoni, o comodi sentieri che si addentrano nell’ambiente incantato della foresta primordiale, o con affacci mozzafiato sulle nere, e rosse scogliere dalle quali emergono caratteristici monoliti dalle varie forme appuntite, o arrotondate. Sentieri tra numerosi Bananeti, e alberi di Papaia, o tra le numerose Palme canarie sulle quali pendono caratteristiche scale di legno e rudimentali secchi, dentro ai quali viene raccolto il siero delle palme, utile a produrre “il miele di palma” una delle economie agricole dell’isola, insieme alla produzione di banane, papaie e avocadi. Inoltre è da menzionare il “Gofio” una miscela di mais e cereali, che prima di essere macinati vengono tostati. Il Gofio ha un uso molto diffuso in tutto l’arcipelago delle canarie, e non manca mai in ogni famiglia.
- IL TREKKING
Premessa: solo per gruppi composti da massimo 20 persone (compreso camere singole).
I cammini: camminare a La Gomera è salire o scendere, raramente in piano. I dislivelli sono nell’ordine di min. 200 / max 1200 metri circa, anche durante l’intero sentiero. Quindi occorre stare bene fisicamente ed essere disposti ad affrontare ascese/discese a volte ripide, per anche 2 ore di seguito, con la certezza di essere ripagati dalla bellezza della natura e dalla meraviglia paesaggistica. Le baie sono sassose, poche quelle sabbiose, battute dalle onde atlantiche che i venti spingono violentemente sulle rive. Ma quando il mare è calmo è anche piacevole potersi rilassare anche su di un grande sasso a contemplare l’Oceano. A La Gomera si viene soprattutto per camminare, non per fare turismo balneare, diciamolo francamente!
Il trekking: abbiamo scelto itinerari rappresentativi della biodiversità dell’isola, quindi paesaggi diversi tra loro, di valenza naturalistica, o socio-culturale, o entrambi gli aspetti. Comunque impegnativi, o per i dislivelli, o per la lunghezza. Li elenchiamo, facendo presente che la scelta tra questi elencati è dipendente, come sempre, dai giorni che avremo a disposizione per la durata del trekking, tenendo presente che La Gomera si raggiunge in traghetto da Tenerife in 50’ di navigazione. E che questo comporta di per se che, se p.e. i voli diretti dall’Italia saranno settimanali, due giorni saranno impiegati per il viaggio, sperando che lo stesso giorno gli orari dei voli consentiranno di raggiungere l’isola il giorno dell’arrivo a Tenerife, e idem al ritorno. In questo caso di camminate a La Gomera se ne potranno fare soltanto quattro. Sarebbe consigliabile e auspicabile programmare un viaggio di almeno 12 giorni (operatività voli permettendo).
LE CAMMINATE
Questa la nostra scelta degli itinerari di trekking (non necessariamente nell’ordine cronologico):
– Itinerario trekking NORD (anello): Agulo / Mirador de Abrante / Centro visitatori Juego de Bolas/ Agulo.
– Itinerario trekking NORD (anello): Vallehermoso / Ermita de Santa Clara / Ermita de Coromoto / Playa de Vallehermoso / Vallehermoso.
– Itinerario trekking CENTRO (traversata): Parco Nacional de Garajonay- Itinerario trekking –Alto Contadero/Garajonay (1487 m. cima isola)/ Ermita de Lourds / El Cedro/ Embalse de Los Tiles/ Hermigua.
– Itinerario trekking OVEST (traversata): La Mèrica–Arure (834m) /Roque de los Marròjos (776m)/ La Mèrica (840m)/ Riscos de la Mèrica/ La Caleda-Valle del Gran Rey.
– Itinerario trekking OVEST (traversata): Valle Gran Rey: CHIPUDE ( 1080 m) / La Matanza( 780m) / Deg del Cerrillal (658m)/ Ermita Virgen de Los Reyes (188m) / LA CALERA -Plaja de Valle Gran Rey (slm).
– Itinerario trekking NORD-EST (anello): Hermigua (100m) / Las Nuevitas ( 217m)/ El Palmar ( 205m) /Playa de La Caleta (slm) / Hermigua ( 100m).
Il Bagaglio: a carico dell’organizzazione il transfer delle valigie da una struttura all’altra, consentendo di camminare tutti i giorni senza zaino pesante in spalla.
Il Periodo: da Marzo ad Aprile e da Ottobre al 15 Dicembre
Il Soggiorno: semistanziale, in due location, presso Hotel.
Il Vitto: soltanto breakfast e cene. Non è previsto un servizio di pranzi al sacco.
Organizzazione tecnica: a cura dell’Agenzia Viaggi Naturaliter, iscritta all’elenco agenzie viaggi e turismo della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Assicurazione RCT/RCO: Allianz polizza 753330562
Per informazioni: Pasquale Valle (Referente organizzativo Naturaliter dei trekking all’Estero) +39.328.9094209 info@naturaliterweb.it